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Telaio Scala 8b 1/2 (DSM)


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Questa pagina (e la successiva) consentono di risolvere un possibile schema di telaio con travi rampanti usando il metodo della matrice di rigidezza (DSM).
Inserire preventivamente questi input:


  • np numero dei piani (piano tetto escluso)
  • h1 altezza del primo pilastro di base
  • h altezza del piano tipo
  • h1r, h2r altezza dei pilastri di sottotetto sinistro e destro
  • a larghezza complessiva di rampa e pianerottolo di riposo
  • b larghezza del pianerottolo di caposcala
  • r larghezza del pianerottolo di riposo
  • d differenza di quota tra pianerottolo di riposo e piano inferiore
  • IMC indice di molteplicita' dei carichi (max=5)

Puo' convenire anche immettere dei valori non nulli per:


  • E [N/cm2] modulo elastico del materiale costituente la struttura
  • At [cm2] area della sezione trasversale di tutte le travi
  • Jt [cm4] momento di inerzia della sezione trasversale di tutte le travi
  • Ap [cm2] area della sezione trasversale di tutti i pilastri
  • Jp [cm4] momento di inerzia della sezione trasversale di tutti i pilastri
  • α [1/°C] coefficiente di dilatazione termica lineare del materiale costitutivo di tutte le aste del telaio
  • Δt [°C] variazione termica uniforme per tutte le aste del telaio

che andranno probabilmente modificati successivamente ma funzioneranno, per il momento, da segnaposto.
Immessi i valori di preinput agire sul pulsante OK. In conseguenza di cio' verranno inizializzati i 2 controlli sottostanti. Vengono precalcolate le coordinate nodali e definiti gli indici nodali di riferimento di tutte le aste. Inoltre vengono assegnati valori CVN unitari a tutti i nodi di base dei ritti (considerandoli perfettamente incastrati). Questi valori possono anche essere modificati (ad esempio si puo' assumere CVNr=0 per un nodo di base di un ritto, per considerarlo vincolato a cerniera fissa) pero' non si deve arrivare a rendere labile la struttura perche' il programma non esegue alcun controllo di non labilita' e qualora venga attivata la risoluzione per un sistema labile puo' accadere che il programma termina per errore ma anche che porti a compimento il calcolo fornendo un risultato errato.
Introdotte le modifiche agire sul pulsante Next. Si accedera' cosi' ad una successiva pagina che recepira' questi input (non piu' editabili) e presentera' 2 ulteriori controlli ove andranno specificati i carichi orizzontali e verticali prima di attivare il calcolo finale.
Il programma consente di definire telai fino a 100 nodi. I valori consentiti per i coefficienti di vincolo nodale CVNx, CVNy e CVNr sono soltanto 0, 1, 2 ,3. Inoltre quando si definiscono i valori 2 e 3 risulta obbligatorio definire dei valori corrispondenti non nulli per cx, cy e cr (che devono risultare anche positivi nel caso CVN=3).


np :     a [cm]:     b [cm]:     r [cm]:     d [cm]:     h [cm]:     h1 [cm]:    

h1r [cm]:     h2r [cm]:     IMC:    

E [N/cm2]:    

Jt [cm4]:     At [cm2]:    

Jp [cm4]:     Ap [cm2]:    

α [1/°C]:     Δt [°C]:    

User   Es 1  



Definizione dei nodi e forze nodali:                           Nodo.j={x [cm], y [cm], Fx [kN], Fy [kN], Mz [kN*m], CVNx, CVNy, CVNr, cx [*], cy [*], cr [*]}

  

Proprieta' delle aste e carico termico:                                                            Asta.j={i, k, E [N/cm2], J [cm4], A [cm2], α [1/°C], Δt [°C]}

  



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